martes, 24 de abril de 2012

ABBIAMO RICEVUTO DAL PRESIDENTE ONORARIO DEL NOSTRO CLUB LA SEGUENTE
LETTERA.

<Cari amici Romanisti,

Innanzi tutto voglio congratularmi con Umberto per questa bellissima iniziativa del blog.
La nostra e' una antica passione che vive in un  mondo moderno e pertanto e' giusto sfruttare
tutte le tecnologie disponibili.
Il calcio invece sembra non volersi modernizzare affatto.
Non utilizzare nel 2012 la tecnologia di cui possiamo facilmente disporre per verificare
se la palla e' entrata in porta o se c'e' stato un fuori gioco rappresenta quantomeno una
presunzione sclerotizzata che di fatto lascia il posto a tanti dubbi sulla volonta' di fare di questo
bel giocattolo una "cosa pulita".
Venendo alla nostra Roma voglio esprimere un mio giudizio in questo momento di sconcerto
per gli altalenanti risultati di Societa',gioco,interpreti e di filosofia calcistica.
Tutto cio' venne chiamato" progetto".
E' vero che i risultati dal punto di vista esclusivamente numerico finora sono stati poco lusinghieri.
Perdere 13 volte(fino ad oggi) non e' da Roma almeno da quella Roma che abbiamo apprezzato
nell'ultimo decennio,perdere entrambi i derby neppure ed essere umiliati due volte consecutivamente
dagli odiati bianconeri rappresenta un onta difficilmente colmabile.
E' vero che siamo ancora in lotta per il terzo posto (ovvero per i preliminari di Champions League)
o almeno per il sesto posto (che vorrebbe dire Europa League) pero' e' anche vero che tale
circostanza dipende solo dal fatto che siamo in presenza di un campionato mediocre al suo vertice.
In altre annate con 50 punti a 5 giornate dalla fine non avremmo avuto alcuna chanche nemmeno
di sperare in un piazzamento.
Ma quest'anno le possibilita' ci sono e sappiamo bene cosa voglia dire in termini economici
qualificarsi in una competizione europea soprattutto se si tratta di quella elitaria.
Di conseguenza e' lecito pensare che dobbiamo attendere la fine di questo campionato prima
di esprimere dei giudizi definitivi sull'attuale gestione tecnica e amministrativa della squadra.
Dal mio modesto punto di vista credo che qualsiasi allenatore per essere giudicato
serenamente debba aver avuto a sua disposizione la possibilita' di scegliere la rosa dei
giocatori e iniziare la preparazione estiva al completo.
A Luis Enrique questo non e' stato permesso per le ragioni che tutti conosciamo.
Di conseguenza ritengo che dovremmo metterlo davvero alla prova fornendogli
la rosa che lui ritiene adeguata per il tipo di gioco che intende proporre e vedere che
risultati ottiene.
E poi decidere se questo <progetto> puo' continuare o meno.
Questo doveva essere un anno di transizione nel quale dovevamo vedere una proposta
di bel gioco a prescindere dai risultati.
Se fosse stato un campionato normale,non staremmo qui a giudicare l'allenatore
in base al risultato che otterra' ma ci saremmo limitati a vedere le prospettive future.
Invece il caso ha voluto che per una serie di ragioni siamo ancora li a sperare e
lo stesso Luis Enrique,in barba a tutti i suoi propositi di bel gioco,diventa allimproviso
pragmatico e conservatore al punto da rinunciare ,nella partita contro gli odiati
<muscolari> bianconeri,ai suoi talenti piu' puri per preservarli per le successive partite che
possono risultare determinanti per ottenere quelle vittorie che ci permettirebbero di
raggiungere un traguardo sino a qualche settimana fa' decisamente insperato.
Che cosa vogliamo dire a Luis Enrique che si e' improvvisamente allineato agli
interessi economici della Societa' sconfessando il suo credo calcistico.
¡Concludo su questo tema dicendo che,comunque,qualche dubbio ce l'ho ed e'
sul fatto che Luis Enrique rimanga alla Roma anche in caso di successo ovvero
di qualificazione alla Champions League.
Il dubbio mi viene vedendo che probabilmente a Barcellona il ciclo sta finendo.
La Liga e' ormai in mano al Real Madrid e con l'uscita di scena di oggi dalla
Champions League all'80% i giochi sono fatti soprattutto perche' ha cominciato a
perdere e cio' di conseguenza prepara il terreno ad un cambio.
Quale allenatore,infatti,lo avrebbe voluto sostituire se avesse vinto pure quest'anno?
Pertanto il mio dubbio sta nel fatto che andando via Guardiola dal Barcellona il
sostituto piu' probabile sulla panchina blaugrana e' proprio Luis Enrique che
sarebbe accolto ancora piu' volentieri dopo aver ottenuto un buon risultato con
la Roma.
E a questo punto per noi ci potrebbe una chicca:l'arrivo a Roma di Guardiola.
E spiego perche'.
La nuova gestione americana ha i soldi per farlo venire,lui troverebbe il
terreno gia' preparato da Luis Enrique in termini di mentalita',filosofia di gioco e
"educazione" dei tifosi.Lui e' un allenatore che vuole fare <il profeta> nel deserto
o quasi e di conseguenza non lo vedo in una societa' dove rappresentare
la ciliegina sulla torta.
Il Barcellona oggi e' una sua creatura costruita con un paziente lavoro durato anni.
Lui sa fare questo,lui non e' un Mouriño che,alla stregua di Capello ,vuole gestire un gruppo di supercampioni.
Lui vuole< costruire> il suo giocattolo e la Roma sarebbe la sua Piazza Ideale.
Stiamo alla finestra e vediamo cosa succede.

Un caro saluto a tutti

Carlo Saccone


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